sabato 21 febbraio 2015

DAL PASSO DELLA CALLA AL MONTE FALTERONA 7 FEBBRAIO 2015

Lo puoi percorrere tante volte e con mezzi diversi,ma la cavalcata del crinale che unisce la Romagna alla Toscana ha sempre un suo fascino sopratutto nella stagione invernale,peccato pero' ancora una volta il tempo nebbioso non ha permesso la fantastica visione da sotto la cima del Monte Falco del crinale calanchivo romagnolo che da quel punto abbraccia l'intera Romagna pedemontuosa.
PASSO DELLA CALLA:SIAMO ALLA PARTENZA E ANDREA SI ACCINGE A CALZARE PER LA PRIMA VOLTA LE CIASPOLE..PROMOSSO

SI PARTE

SEGNALETICA CAI:ANCHE TROPPA

TABERNACOLO IN LEGNO

ECCOLA LA SIGNORA RECUPERO CREDITI E VOTI..CI STA RIUSCENDO

PALPITA PALPITA ESILE FILO DI RUGIADA
Comunque nebbia o no,le ciaspolate nelle faggete innevate e ben battute rimangono le piu' gratificanti sia dal punto di vista paesaggistico e fisico e non presentano pericoli di valanghe;unico neo della zona e' la mancanza assoluta di mezzi di trasporto pubblico che da Stia conducano al Passo della Calla punto ideale di arrivo o partenza di traversate di crinale.
Infatti da qui si puo' compiere la traversata fino a Castagno d'Andrea(TOSCANA) oppure arrivare dopo la lunga cavalcata che da Camaldoli percorre la Strada della Giogana con il superbo balcone da Poggio agli Scali.


ANDREA GRANDE FOTOGRAFO

RIFUGIO BURRAIA:ABBIAMO PERCORSO 1,700 KM IN 28 MINUTI

SEGNALETICA ALLA BURRAIA

 Protagonista della giornata il grande Andrea che ha superato brillantemente il battesimo della ciaspolata nonostante la dura prova di accesso:ciaspolare con le donnine non e' cosa facile dal momento che non ne perdoniamo alcuna---
Il poveretto aveva provato ad assumere la leadership del gruppetto ma la dialettica dell'Avvocatessa  Anichini Fabiola lo ha fatto desistere e per un attimo voleva ammutinarsi...
Chiarite le idee,il gruppetto ha volato sulle ali dell'entusiasmo e ne e' uscito entusiasta....
In questa uscita ancora una volta la Fabiola ha dato dimostrazione di impegnarsi al massimo al punto che l'uso dei mezzi pubblici la esalta e ne riconosce l'utilita' nel sociale..
Proprio questo aspetto pero' ha fatto alla fine diminuire il suo voto settimanale:praticamente non si e' mai chetata nemmeno in pulman e poi a causa del suo egocentrismo fotografico ha sulla coscienza le cadute del poveretto assunto suo malgrado a schiavetto del click forzato..comunque nel corso della girnata,la fanciulla ha dimostrato incredibili progressi al punto di riportare comeVOTO FINALE FABIOLA ANICHINI:7/8.
BOSCO DI FAGGIO

PER 500 MT DI SENTIERO LA VISIBILITA' IN CASO DI NEBBIA E' RIDOTTA AL MINIMO

NON CI SIAMO PERSE:DA QUI FINO AL MONTE FALTERONA,IL FAGGIO NON CI LASCERA' MAI FACILITANDO IL CAMMINO NELLA NEBBIA

BOSCO DI FAGGIO 

CRINALE DI FAGGIO E PINO MUGO PROSTRATO DALLA NEVE
Tornando all'escursione,vorrei sottolineare la grande disponibilita' del gestore del Rifugio Citta' di Forli',Marco Nofri,che mettendo a disposizione la macchina per salire su al Rifugio,ha permesso lo svolgimento della ciaspolata.
Il tracciato non presenta alcuna difficolta' ed e' percorribile in tutte le stagioni dell'anno e si presta a tante soluzioni a seconda del tempo a disposizione.
Unica nota dolente e' la constatazione che in questi ultimi anni le ciaspole sono diventate di moda e di conseguenza i tracciati sono presi d'assalto e quando senti dire che e' inutile che la guida stia a sprecare fiato,tanto un monte vale l'altro,un senso di tristezza pervade l'animo.
Tutto cio' che fa moda rovina lo spirito originale e provoca a volte incidenti dovuti all'inesperienza.
Mi sembra perfino assurdo portare su un gruppo di disabili gravi per poi non avvedersi che ,a causa della fitta nebbia,due sventurati erano rimasti da soli e non sapevano nemmeno dire chi fossero e dove si trovassero..MAH MAH MAH
RAMI DI VETRO

FABIOLA SUL CRINALE...DI STRADA NE HA FATTA TANTA,ORA E' PIENAMENTE AUTOSUFFICENTE DAL PUNTO TECNICO

MAGIA DELLA NEVE


E' UN PUNTO DI RIFERIMENTO NELLA NEBBIA

NIVOMETRO

SIAMO ALLA BASE MILITARE:DALLA CALLA ABBIAMO PERCORSO 3,500 KM IN UN'ORA E NESSUNA DIFFICOLTA'


CALANCO NEVOSO SULLA STRADA
DESCRIZIONE DEL PERCORSO

ANDREA PROVA A FARSI IMMORTALARE MA AHIME FABIOLA...

IN CAMMINO


VERSO IL MONTE FALCO
Il percorso parte dal Passo della Calla e si inerpica subito dentro la faggeta in un percorso ben segnato e privo di difficolta' e dopo circa mezzora si arriva al Rifugio della Burraia dove sulla dx troviamo il bivio per il Rifugio Citta' di Forli'.
Noi proseguiamo sui prati della Burraia e ben presto rientriamo in faggeta e dopo un breve strappo spuntiamo sul crinale teoricamente aperto sia sul versante casentino che quello romagnolo.
E' questo il tratto piu' entusiasmante per il suo cammino lungo la mugheta tra piccoli faggi prostrati dai venti e maestosi sono i panorami sui calanchi romagnoli ammantati da un soffice manto nevoso.
NIVOMETRO AL MONTE FALCO:STIAMO PERCORRENDO UN TRATTO DI RISERVA INTEGRALE.DALLA CALLA ABBIAMO PERCORSO 5 KM IN UN'ORA E 22 MINUTI CON QUASI 500 MT DI DISLIVELLO

E ORA VERSO IL FALTERONA



FINALMENTE UN PRIMO PIANO

SOTTO LA CROCE DEL MONTE FALTERONA

MONTE FALTRONA:6,400 KM IN NEMMENO 2 ORE

FOTO DI GRUPPO

APPROFITTIAMO DELL'ASSENZA DI FABIOLA

BREVE ILLUSIONE ...ECCOLA

CANINO ESCURSIONISTA

GALLERIA DI NEVE

SCULTURA NEVOSA SUI RAMI DI FAGGIO

 quasi sempre
SCAMBIO DI FOTO


Dico questo perche' ho avuto la fortuna di percorrere questo tratto dello 00 tantissime volte e il momento piu' magico e' proprio l'inverno per l'aspetto insolito del versante romagnolo quasi sempre ricoperto dalla neve.
Dopo questo crinale arriviamo alla base militare,dove scendiamo sulla strada e costeggiamo sulla sx le inferriate della base e da qui inizia l'ascesa verso il Monte Falco:mettiamo in funzione l'alzatacco per smorzare la pendenza e in circa 20 minuti arriviamo alle pendici del monte dopo aver costeggiato la base dell'impianto di risalita.
Logicamente a causa della nebbia non ci siamo fermati e abbiamo proseguito scendendo per trovare lo stradello forestale che in falsopiano ci porta al bivio per il Monte Falterona.
Proseguendo invece si va verso le sorgenti dell'Arno e il Lago degli Idoli;tornando al bivio ci aspetta l'ultimo tratto in salita  e quando il faggio lascia il posto agli abeti siamo in vista della Croce del Falterona punto di arrivo di diversi sentieri da me gia' descritti in altri post di questo blog.
Dal passo a qui abbiamo ciaspolato per 6 km in nemmeno 2 ore.
Il ritorno avviene nel medesimo percorso e a causa dell'infittirsi della nebbia,una volta giunti di nuovo sul Falco,abbiamo evitato di scendere a Piancancelli sul sentiero del lupo e ci siamo diretti al Rifugio Citta di Forli dove dopo,una breve sosta,siamo scesi alla Burraia e accompagnati a Stia a riprendere la corriera per Stia delle 16 e alle 17.45 siamo arrivati a Firenze.
DESCRIZIONE TECNICA
LUNGHEZZA:10 KM
DISLIVELLO:500 MT
TEMPO IMPIEGATO:3 ORE E 30 MINUTI
SENTIERI PERCORSI:00.






CHE DIRE DELLA MAGIA DI MADRE NATURA??

CHI LA FERMA PIU'

I GESTORI DEL RIFUGIO

ALL'INTERNO DEL RIFUGIO

RIPARTIAMO

SEGNALETICA BURLONA...MA COSA STA SUCCEDENDO ALL'INTERNO DEL CAI??IL CARTELLO E' POSTO ALL'ESATTO CONTRARIO...

BIANCO/NERO..HA SEMPRE IL SUO FASCINO
























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